Palermo, 26/28 luglio
Avrei dovuto capirlo subito quanto la fotografia sia legata a quello che viviamo. Fortunatamente quando non siamo capaci di imparare da soli, c’è qualcuno che ci prende per mano e ci accompagna. Il workshop è durato tre giorni, tre lunghissimi giorni, di un’intensità disarmante. Il primo lavoro è sempre su se stessi, e quando prendi in mano la camera la lente che cambia è la tua, è la tua testa, è il tuo modo di vedere il mondo. E’ imparare a fotografare di nuovo.
Se poi si ha la fortuna di vivere questa esperienza con una persona come Shobha, ogni senso e sentimento viene amplificato all’infinito. Shobha ha due anime ben definite: la prima, indiana e meditativa, che ti parla con voce soffice e gentile; la seconda, siciliana e potente, ti scuote e ti mette davanti ai tuoi limiti, per capire come superarli.
Ogni cosa è un insegnamento: la teoria, le pause, l’editing… E ovviamente uscire insieme a scattare.
Consiglio questo workshop sia a chi, come me, ha molto incertezze nell’approccio alla fotografia e sta ancora cercando la propria strada, sia a chi è sicuro del proprio bagaglio ma vuole confrontarsi con un approccio diverso.
Il risultato di qualche ora insieme si può vedere in queste foto: linee nette e contrasti forti, a rappresentazione della purezza e della rozzezza che vivono in alcuni quartieri di Palermo.
Siate luce.
Siate ombre.
Siate nuvole.
E’ stata una delle esperienze più intense della mia vita, in ogni senso.
Provare a guardare il mondo con occhi nuovi e nuove lenti è a volte provante, ma quando ci si riesce si viene meravigliosamente ripagati di ogni sforzo fatto.
Grazie Shobha per aver iniziato a camminare con me…
Michela Chimenti