Palermo 16 -18 luglio 2018
Quando non si pensa ad aggiungere o sottrarre
si resta soli con le proprie geografie del corpo,
l’anima pulsa nei sensi che diventano vene, rami, condotti
dove l’acqua che scorre è ossigeno e pianto.
Anche noi ne entriamo a far parte
tra evaporazioni, condensazioni e flussi
dove l’occhio, con disciplina, si purifica
e la nuvola diventa pozzo, il ramo corpo, l’acciaio membrana sottile.
Trasformiamo la realtà per cercarci e ritrovarci innocenti,
capaci di riconoscere i segni dei luoghi dal numero degli uccelli che passano in una determinata ora
o dal movimento delle foglie nel vento.
Così la Fotografia si spoglia dalle paure e dalle convenzioni
e vola libera con acquisita innocenza.
Annamaria Laneri