MOTHER INDIA SCHOOL
“IL SALE DELLA TERRA”
Workshop nella Miniera Italkali di Racalmuto
18-21 SETTEMBRE 2014
SICILIA
WORKSHOP DI FOTOGRAFIA
con
SHOBHA
Introduce il giornalista e scrittore
GAETANO SAVATTERI
Mother India School è felice di presentarvi questo workshop, grazie al presidente della Miniera Italkali e lo staff di supporto avremo la possibilità di raccontare con la fotografia luoghi unici e misteriosi, insieme andremo alla ricerca di quel rapporto profondo che si crea tra l’uomo e la terra, dove i minatori trascorrono i loro giorni per portare in superficie quel sale purissimo e bianco che si trova in tutte le cucine del pianeta…
Immersi nella fotografia ventiquattro ore su ventiquattro racconteremo il lavoro dei minatori, il percorso del sale e il bellissimo territorio, dandovi possibilità di seguire il lavoro di un minatore nel suo quotidiano, un’occasione unica per osare e sperimentare il proprio linguaggio fotografico e poetico. La fotografia usata come ricerca è in grado di attivare un cambiamento profondo e di apportare sollievo e fiducia in noi stessi, essa diventa uno strumento auto-terapico in grado di aiutarci nella vita quotidiana per esprimere la nostra vera natura e unicità.
Un workshop di fotografia all’interno di bianche e cristalline gallerie dalle incredibili sfumature e gradazioni di colori … “Il sale della terra” si svolge a Racalmuto, paese dell’agrigentino noto per aver dato i natali allo scrittore Leonardo Sciascia e per i suoi giacimenti di sale.
Il sale che in Sicilia prendeva le vie di tutto il mondo, oggi come ieri partiva da qui, da questo piccolo e illustre paese siciliano.
IL WORKSHOP:
Durata:4 giorni
La sede del workshop sarà il Castello Chiaramonte, rimarrà sempre aperta e a disposizione dei fotografi.
Il gruppo avrà a disposizione un pulmino per i trasferimenti giornalieri presso la zona mineraria.
A richiesta e a turno sarà possibile essere accompagnati o assistiti da Shobha.
18 SETTEMBRE – PRIMO GIORNO
Ore 10.00: Incontro con i partecipanti presso il Castello Chiaramonte di Racalmuto – lettura portfolio
Pausa Pranzo
Pomeriggio: Prima uscita fotografica presso la miniera Italkali
Sera: Cena di gruppo presso il ristorante “Taberna”
19 SETTEMBRE – SECONDO GIORNO
Mattina: Intera giornata, uscita fotografica in miniera per lo sviluppo del progetto.
Pausa pranzo a sacco
Sera:Cena di gruppo presso il ristorante “Taberna”
20 SETTEMBRE – TERZO GIORNO:
Mattina / Primo pomeriggio :Uscita fotografica in miniera per lo sviluppo del progetto.
Pausa pranzo a sacco
Ore 16.30:Incontro con i partecipanti presso il Castello Chiaramonte, visione del lavoro e selezione complessiva dei progetti fotografici.
Sera:Cena di gruppo presso il ristorante “Taberna”
21 SETTEMBRE – QUARTO GIORNO:
Mattina:Incontro con i partecipanti presso il Castello Chiaramonte.
Post produzione digitale dei progetti.
Pausa pranzo a sacco
Pomeriggio:Consegna attestati e proiezione alla cittadinanza dei progetti fotografici.
Per chi fosse interessato/a è possibile prolungare il workshop di un giorno per imparare a sfruttare le possibilità creative della post produzione digitale con Antonio Lo Cascio. Nozioni basic/intermedie o avanzate di Photoshop, Lightroom, Canon Digital Professional, iPhoto (comunicare in anticipo quale software intendete usare per la vostra post-produzione). Minimo partecipanti: 3
(Costo 80,00 euro a persona ) – Info: www.antoniolocascio.it
E’ anche possibile prolungare la permanenza per visitare le ex miniere di sali potassici e i luoghi legati allo scrittore Leonardo Sciascia.
INFORMAZIONI GENERALI E COSTI
Il costo del workshop è di 460,00 €
INCLUDE:
– Assistenza durante il workshop
– Servizio transfer da Canicattì o Racalmuto all’Hotel Regalpetra
– Servizio transfer da Racalmuto all’aeroporto di Palermo, per il volo di ritorno
– Servizio transfer per i luoghi minerari di Racalmuto.
NON INCLUDE
– Viaggio
– Vitto e alloggio
AMMISSIONI:
Per potersi iscrivere al workshop occorre possedere una macchina fotografica digitale, si consiglia con controlli manuali, e una minima preparazione di base.
– Si consiglia di portare con sé il proprio computer portatile e l’occorrente per la fotografia digitale
– Schede di memoria
– Lettore di memory card per scaricare le immagini.
– Software per la post-produzione digitale
– Hard disk esterno o pen drive capiente
– Ciabatta elettrica
– abbigliamento comodo, scarpe da trekking o sportive
– Una torcia tascabile
– Zainetto poco ingombrante che permetta di muoversi agilmente
Gli interessati dovranno compilare il modulo d’iscrizione, scaricabile dal sito:
www.motherindiaschool.it e portare con sé una selezione di massimo dieci stampe di foto singole o di progetti nel formato che preferite.
ALLOGGIO:
La struttura messa a disposizione è l’hotel Regalpetra, accogliente Hotel situato nel centro storico di Racalmuto.
Camera singola – pernottamento con prima colazione e cena presso ristorante Taberna
Costo a persona € 50,00 al giorno
Camera doppia – pernottamento con prima colazione e cena presso ristorante Taberna
Costo a persona € 42.50 al giorno
Camera tripla – pernottamento con prima colazione presso hotel Regalpetra e cena presso ristorante Taberna
Costo a persona € 40,00 al giorno.
Le cene comprendono: (un primo, un secondo, contorno, frutta bevanda dolce e digestivo – prodotti di terra).
Tariffe per i fuori sede che arrivano a Racalmuto il 17 settembre:
– Stanza singola: pernottamento con prima colazione – 30,00 euro
– Stanza doppia: pernottamento con prima colazione – 20,00 euro a persona
VOLI:
RacalmutoèinprovinciadiAgrigento.L’aeroportopiùvicinoèquellodi Palermodove operano diversecompagnie low cost, tra cui laRyanAir.
E’ necessario arrivare a Palermo un giorno prima dell’inizio del workshop, è possibile raggiungere Racalmuto con collegamenti in pulmann o in treno:
Orari Pulmann: (partenza da Stazione Centrale a Canicattì)
http://www.cuffaro.info/orari-e-partenze-cuffaro-autoservizi/palermo-canicatti.html
Orari Treno: (partenza da Stazione Centrale a Racalmuto)
http://www.trenitalia.com/trenitalia21.html
E’ previsto un servizio transfer da Canicattì o Racalmuto all’Hotel Regalpetrta.
Per il vostro rientro da Racalmuto all’aeroporto di Palermo, sarete accompagnati da un pulmino disposto dal comune di Racalmuto.
Shobha: biografia
Shobha: www.shobha.it
Per informazioni sul programma e prenotazioni:
www.motherindiaschool.it
Soraya Gullifa:
+39 347.0942890
sorayamotherindia@gmail.com
Skype: motherindiaphotography
PER SAPERNE DI PIU’…
…Ricco di zolfo e di sale, il territorio di Racalmuto ha avuto, nella seconda metà dell’Ottocento e fino alla prima guerra mondiale, un fervore di ricerche, un’avidità di sfruttamento, una vicenda di arricchimenti e decadenze paragonabili a quelli della corsa all’oro che segna tanta parte della nostra storia americana… In ogni salina – che erano tante – lavoravano pochi operai. Il sale che se ne estraeva, la maggior parte i carretti lo portavano a imbarcarlo a Porto Empedocle, una parte veniva macinato in paese, da quelle mole che muli bendati giravano, giravano. Secondo le saline di cui provenivano, c’erano “pietre di sale” grigiastre o candide: ma mi pare che, macinate, dessero ugualmente del sale bianco. Così accadeva anche per quei cristalli di sale che davano nel viola, a somigliare l’ametista: se si mettevano nell’acqua, il colore si scioglieva e scompariva. Del sale macinato, si caricavano carretti: e si andava a venderlo al minuto, gridandolo per le strade, nei paesi dell’interno; sicché per gli altri paesi, quelli in cui i carretti arrivavano, Racalmuto era per autonomasia “lu paisi di lu sali”, il paese del sale; e salinari erano i racalmutesi, tutti i racalmutesi. C’era insomma nell’industria del sale un che di casalingo, di caratteristico, di tradizionale. I salinari avevano i loro canti… E c’era anche, in orgoglio, in esaltazione, il dire “sale e sapienza”, quasi che il sale, elemento del battesimo, di ben altra quantità, qualità ed efficacia fosse in chi a Racalmuto nasceva. “No hanno sale in testa” era la più comune denigrazione rivolta agli abitanti dei paesi vicini. Averlo sotto i piedi, nel sottosuolo, evidentemente si riteneva un tutt’uno con l’averlo in testa: discernimento, acutezza di giudizio, capacità e prestezza d’apprendimento. Delle tante saline che a Racalmuto c’erano e che negli anni del dopoguerra diedero improvvisa prosperità ai loro esercenti, ora ce n’è attiva una sola: ma forse produce quanto prima, assieme, tutte
Come lo zolfo richiama l’idea del diabolico, le zolfare avevano un che di infernale. Le saline sono invece ampie ed alte come cattedrali, sonanti di echi, , ricche di sprazzi e rifrazioni. Si pensa a quel che ne avrebbe cavato un disegnatore come Dorè. Bianco e nero: un mutevole bianco, un mutevole nero; tante gradazioni, tante sfumature; dentro linee precise, dentro precisi reticoli. Un peccato che a Brangwyn, quando è venuto in Sicilia, intorno al 1910, epoca giusta, nessuno abbia parlato delle miniere di salgemma: una realtà che gli sarebbe stata congeniale. E si pensa anche – dentro una salina di Racalmuto! – a Stendhal…
Molti che nelle saline hanno lavorato e lavorano si sono imbattuti nelle più varie, sfaccettate e splendenti cristallizzazioni. E ogni volta che vi si sono imbattuti – creazioni dell’acqua, del vuoto e del tempo – con delicatezza le hanno tratte fuori da quelle nicchie millenarie e se le sono portate a casa, ad adornarne il canterano tra le tazzine del caffè e la statuetta della Madonna o del santo patrono. Un qualcosa, insomma, che aveva a che fare con la bellezza; e dunque con l’amore.
LEONARDO SCIASCIA
Miniera Italkali:
La parte più bassa raggiunge i 200 metri di profondità dalla quota d’ingresso e la planimetria delle gallerie segna dodici livelli a ferro di cavallo, disegnando una sorta di grande teatro sotterraneo.