Ho 27 anni e una passione smodata per l’arte, nonostante abbia intrapreso l’arido sentiero del diritto.
Il workshop con Shobha è stato un vero e proprio dono: innanzitutto perché si tratta di un premio vinto al concorso fotografico “il genio di palermo – la bellezza salverà il mondo”, in secondo luogo perché ora ho qualcosa che prima non avevo.
È stata un’esperienza indelebile. Non avrei mai pensato che due giorni potessero segnarmi così tanto e mettermi in crisi: una crisi, ovviamente, costruttiva.
Shobha ha osservato i miei scatti e mi ha detto chi sono, analizzando i miei limiti e le mie paure e scovando i punti di forza. La fotografia non mente mai e Shobha è la migliore interprete che abbia mai conosciuto, perché non crea muri ed è una donna sincera.
L’insegnamento più bello, però, l’ho imparato osservandola, in ossequio al proverbio siculo a megghiu parola è chidda ca ’un si dici (“la migliore parola è quella che non si dice”) e cioè che il fotografo è in grado di realizzare eccellenti opere indipendentemente dallo strumento che utilizza: Shobha, infatti, riesce a trasmettere emozioni indifferentemente con una Leica o con una fotocamera compatta.
Questo dimostra quanto l’arte sia meritocratica e accessibile a tutti.
Grazie per questa esperienza.
Alessandro Fraggetta