8 – 18 marzo 2009
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Donne indù, musulmane, cattoliche, immigrate e intoccabili dei villaggi, donne professioniste, moderne turiste in bichini. Goa rappresenta l’india in un piccolo territorio. Tra immigrati che provengono da tutti gli stati dell’india, ognuno con le proprie tradizioni lingue e religioni, ricchi imprenditori indiani e turisti della classe media, Goa contiene le diverse condizioni e stati sociali dell’india di oggi.e ne esprieme le contraddizzioni tra modernità e tradizione, ricchezza e povertà: culture diverse si incontrano: minigonna e sari, tacchi alti e piedi nudi dipinti di henne, mantra e musica trance.
Le donne in India sono le protagoniste. Sono le loro storie di disperazione, piccole conquiste, emancipazione e saggezza, lo specchio più interessante dello sviluppo indiano. Le immigrate vivono in sorte di slum tutt’ intorno ai resort all’occidentale, che costruiscono ancora a mano, spaccando le pietre una ad una e portando i mattoni sulla propria testa, sull’asfalto e sui sentieri tra le risaie, indossano cavigliere, bracciali colorati e fiori tra i capelli. Donne professioniste lavorano fino tardi la sera, sono avvocati medici e giornaliste, imprenditrici. Tutte lottano quotidianamente per la propria emancipazione
In dieci giorni sette fotografi racconteranno le donne indiane, ognuno attraverso un progetto. Si lavorerà individualmente durante uscite fotografiche giornaliere, per ottenere, alla fine del workshop, sette diverse storie, sette diversi modi di raccontare le donne indiane.
Shobha ha sempre rivolto il suo sguardo al mondo femminile e all’India. L’idea del workshop nasce proprio da questi due grandi amori. Nel 2008 il tema del workshop Mother India è stato la ricerca della bellezza nelle varie etnie e stati sociali ed è stato svolto da un gruppo di sole donne. Quest’anno il tema guida sarà la conquista dell’emancipazione della donna nella vita quotidiana, e il workshop sarà rivolto sia a uomini che a donne.
MOTHER-INDIA-Storie-di-donne-8-18-marzo-2009
MARCH 8 TO 18, 2009
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Hindu, Muslim, Catholic women, migrated from Karnataca and untouchables of the villages, gentle and mysterious, like goddesses, they fill Goa’s land with colour and poetry. In this strip of India it is the woman who is the great protagonist.
Women are those who get water for their houses from deep wells and carry it on their heads, women are those who organize the fish market, they are little girl mothers who grow up with their children.
They walk slowly and in a graceful way on the long paths though the rice-fields, they wear jingling ankle-bangles, coloured bracelets on their thin wrists and flowers in their hair.
At sunset they silently stop for prayers at the temple. At the same time Catholic women from villages near the sea, gathered in a circle, recite the rosary.
Modernity and tradition melt together, different cultures meet: mini-skirts and saris, high-heeled shoes and bare-feet painted with henna.
A great innate spirituality, deeply-rooted in everyone’s memory, makes Goa the Mother Earth who welcomes everybody and everything.